Il problema è che quando ho finito di leggere A sangue freddo di Truman Capote mi sono sentito a disagio.
A consigliarmi l’opera del giornalista statunitense è una donna polacca che incontro durante un viaggio in treno. Siamo tutti e due ospiti di una vecchia linea ferroviaria di provincia: io ho in mano L’amore ai tempi del colera di Gabriel Garcia Marquez, lei mi si siede di fronte e attacca bottone. Parliamo per tutto il viaggio di narrativa, scrittori, letteratura e quando scende poche fermate prima di me sono convinto che se l’avessi incontrata quarant’anni prima mi sarei perdutamente innamorato di lei. Continua a leggere Se Truman Capote fosse stato inviato a Cogne cosa avrebbe scritto?